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Il capitale nel XXI secolo, di Thomas Piketty

Pazienza, moltissima pazienza vi occorre se volete leggere un libro di valore. Sono 900 pagine e più ma sono un lavoro che vi svela uno dei punti nodali della società e del mondo di oggi.

Thomas Piketty ne Il capitale nel XXI secolo, esamina lo sviluppo del capitalismo dal 1800 fino ai nostri giorni e lo esamina da un punto di vista particolare: quello della disuguaglianza. In realtà l’autore percorre lo sviluppo economico addirittura dall'antichità e focalizza alcuni aspetti: il reddito, il patrimonio, la redditività di un investimento, l’inflazione. Lo studio va alla radice del problema soprattutto per quanto riguarda gli ultimi due secoli. Lo fa con un’analisi che non trascura i riferimenti letterari andando a cercare pure nelle opere di Balzac e di Jane Austen le conferme cercate. Da esse riesce persino ad estrarre quale poteva essere il reddito di un patrimonio 200 anni fa.

Il libro è chiaro e leggibilissimo: per chi non ama la matematica. Ci sono in tutto tre formule molto semplici; è invece ricco di grafici ed esiste un sito di riferimento (piketty.pse.ens.fr) per l’approfondimento.

Ma torniamo al problema disuguaglianza. L’evoluzione della disuguaglianza di reddito e di accumulazione di patrimonio è studiata con attenzione nel corso dei decenni (facendo anche ricorso all’analisi dei documenti relativi alle successioni conservati negli archivi) e in diversi paesi europei ed extraeuropei. Via via scopriamo cosa sta sotto i nostri piedi e quali forze economiche si stanno accumulando lentamente ma inesorabilmente. Per esempio che in media nei paesi più sviluppati il tasso di crescita economica è stato inferiore al rendimento del capitale con la conseguenza di una progressiva concentrazione patrimoniale. Scopriamo che dopo i trenta anni gloriosi del secondo dopoguerra, anni di crescita e redistribuzione, ci stiamo di nuovo avvicinando ai livelli critici della belle époque, anni però precursori dei conflitti mondiali.

L’analisi dei decili e centili più ricchi e più poveri lo dimostra. L’incremento delle disuguaglianze è foriero di nuove guerre mondiali? Non è possibile saperlo. Certo le due guerre mondiali con le distruzioni che le hanno accompagnate sono state un notevole fattore di livellamento. Come scongiurare tutto ciò? Negli ultimi capitoli Piketty dà alcune ricette, basate su redistribuzione e tassazione. La corsa contro il tempo non è ancora persa...

Se poi non avete pazienza... leggete i primi capitoli... e poi gli ultimi. Anche se Piketty non sembra prendere esplicitamente posizione vi diverrà difficile credere ancora nelle ricette del neoliberismo e del pensiero unico. Di certo vi verrà voglia di leggere i capitoli di mezzo.

Giovanni Fasciolo

Piketty, T. 2014
Il capitale nel XXI secolo
Bompiani Editore

on 25 Aprile, 2017