Via Angera 3, 20125 Milano info@mag2.it   CooperativaMAG2      IG CooperativaMAG2       YT Mag2 Finance Finanza mutualistica e solidale!

Criptovalute: facciamo chiarezza

Si parla molto oggigiorno delle criptovalute e spesso sono viste come la nuova frontiera degli investimenti e degli scambi monetari. Ci sono siti specializzati e chat dei social dedicate allo scambio di informazioni e commenti su questa tipologia di strumenti.

Intanto è interessante sapere perché gli è stato dato il nome di criptovalute. Non dipende dal fatto che siano in qualche modo nascoste - il prefisso “cripto-“ deriva dal greco κρυπτóς (kryptós) che significa appunto nascosto. In realtà il nome deriva dal fatto che le criptovalute sono gestite con strumenti di autenticazione crittografica. Ciò indica che tutte le transazioni avvengono con una serie di scambi informatici tra server con delle tecniche di crittografia e cioè manipolazioni del contenuto in chiaro che autenticano il messaggio senza alterarne il significato. In parole più semplici il messaggio cambio 10 € in Bitcoin si trasforma in una serie di lettere e numeri che viene scambiata tra i computer e permette di verificare l'identità, magari anonimizzata, e l'autenticità di chi fa l'operazione e questo avviene nello scambio dell'informazione tra numerosi computer.

Cosa caratterizza una criptovaluta? Intanto il fatto che non esiste una banca centrale, un’autorità, un’emittente ufficiale. La credibilità della moneta è data da un’intesa diffusa nella comunità che la usa. Il controllo sulla emissione (creazione) e sulla circolazione della moneta è garantito da un sistema di computer distribuiti nel mondo. Un po’ come internet che non ha un unico proprietario, ma è fatto di tantissimi nodi distribuiti nel mondo. Come detto sopra le transazioni, e quindi anche la proprietà della moneta, è certificata tramite operazioni di crittografia.

Esistono diverse tecniche che implementano la cosiddetta blockchain, che sono state sviluppate nel corso degli anni e che in qualche modo differenziano le varie tipologie di criptovalute, ma sostanzialmente ciò che le accomuna è la necessità di appoggiarsi a tanti computer dotati di grande capacità di calcolo, distribuiti in tutto il mondo e che per ogni transazione registrano un blocco di informazioni condiviso tra tutti. In pratica sempre pensando all'esempio di prima cambio 10 € in Bitcoin, una volta che la transazione è stata lanciata decine o centinaia di computer continuano a parlarsi tra di loro per confermarsi questa informazione. Quindi l'informazione è in qualche modo registrata su tanti computer e questo assicura che è in qualche modo scritta in modo indelebile perché, se anche una parte della rete dovesse fermarsi e perdere i suoi dati, l'informazione registrata resterà su tutti gli altri. Quindi è come dire che l'informazione è scritta su qualcosa di più solido del marmo e che volendola cancellare occorre cancellarla da tutti i computer.

Questo ovviamente è un vantaggio ma apre la porta ad una serie di problemi che vedremo successivamente. Questa tecnologia è detta blockchain cioè catena dei blocchi perché ogni transazione costituisce appunto un blocco che si aggiunge ai precedenti. In pratica abbiamo un registro distribuito in tutto il mondo su tanti computer e che è praticamente indelebile.

Qual è stato l'intento iniziale di chi ha progettato le criptovalute? Gli scopi erano molteplici: creare uno strumento alternativo al dominio delle valute più affermate: il dollaro, il franco svizzero, l'euro. E poi creare uno strumento non basato su riserve auree o altre risorse materiali e immateriali di uno o più Paesi, ma semplicemente su una fiducia collettiva condivisa.

Cosa possiamo dire oggi rispetto all'evoluzione che hanno avuto le criptovalute? Intanto possiamo dire che le criptovalute sono tantissime: si parla di un numero intorno a 17.000. Un pugno di queste sostanzialmente copre la maggior parte del mercato e delle transazioni. Sicuramente siamo in una fase interlocutoria perché dopo un progresso iniziale molto forte, pur con alti e bassi, assistiamo ad una fase di ridimensionamento. Inoltre, abbiamo visto anche il default di una piazza di scambio di criptovalute.

Sicuramente però le criptovalute non hanno raggiunto lo scopo di diventare un vero strumento di scambio monetario e non invece speculativo. Esistono è vero al mondo alcune migliaia di esercizi e aziende che accettano i Bitcoin in pagamento. Però le criptovalute sembrano piuttosto degli strumenti volatili, poco liquidi, adatti a chi è disposto a mettere a rischio una quota delle sue disponibilità invece di utilizzarli per vendere o comprare beni o servizi.

Tra gli effetti negativi che possiamo individuare vediamo intanto che sono strumenti molto speculativi.

Cambio Bitcoin/dollaro USA negli anni 2009-2022

Ad esempio, il Bitcoin negli anni dal 2009 al 2022 ha avuto una crescita da un valore iniziale di circa 0,3 cents di dollaro fino a 69.000 dollari, ma successivamente si è molto ridimensionato passando a meno di 20.000. Immaginiamo il guadagno di chi ha comprato dei Bitcoin nell'anno 2009 e li ha venduti a 60.000. Ma immaginiamo anche la perdita di chi comprandoli a 60.000 si ritrova oggi con meno di 20.000. Oltretutto è uno strumento estremamente volatile e in balia di un qualsiasi venticello causato da un tweet o da una qualsiasi fuga di notizie, vera o falsa che sia, che può far salire o scendere le quotazioni nel giro di secondi. Questo ovviamente rende lo strumento molto rischioso e ancor più lo sono le criptovalute meno scambiate, quindi meno liquide che sono su questo mercato. Uno dei presupposti sui quali si basano le teorie dei mercati ottimali è che tutti i partecipanti godano delle stesse informazioni, aspetto che in questo caso è a dir poco manchevole.

Altri aspetti negativi riguardano la scarsa possibilità di controllo da parte delle autorità sull’uso e lo scambio di queste monete. Alcune sono tracciabili e altre no e comunque pongono sempre una barriera rispetto alla possibilità di individuare il possessore della moneta, l'esecutore delle transazioni, lo scopo stesso delle transazioni. E questo crea ovviamente dei grossi problemi dal punto di vista del riciclaggio di denaro e della tracciabilità dei pagamenti. E offre ovviamente degli strumenti in più alla malavita organizzata e all’evasione fiscale. Non esistono ancora regole certe e univoche a livello internazionale per la tassazione dei profitti realizzati in termini di capital gain, cioè quando si ottiene un guadagno tra il prezzo di acquisto e vendita della valuta.

Altro aspetto è quello delle truffe perché soprattutto per chi è alle prime armi e spera di poter fare dei buoni investimenti c'è sempre il rischio di cadere in qualche sito fantasma che si presenta come intermediario di criptovalute in realtà fornisce solo dei gettoni falsi oppure semplicemente sparisce.

Infine, un aspetto non trascurabile è quello dell'inquinamento. Sembrerebbe marginale. Cosa c'è di più pulito di qualcosa che avviene dentro dei computer? In realtà come abbiamo detto la blockchain richiede l'uso di moltissimi computer per ogni transazione, computer dedicati molto potenti e che consumano molta energia elettrica che da combustibile dell'algoritmo si trasforma in calore. Questo significa che le transazioni, pur virtuali, non consumano carta o inchiostro, ma consumano energia e quindi combustibili.

Che posizione stanno prendendo gli Stati rispetto alle criptovalute? Ci sono atteggiamenti piuttosto differenziati. Qualche esempio. Il Giappone ha riconosciuto che il Bitcoin ha valore legale. Il Nevada ha una legislazione molto favorevole. El Salvador lo usa come moneta legale oltre al dollaro USA. E l’Italia? Aderisce alla V Direttiva Europea contro il riciclaggio (2018) e quindi dovrebbe, nel tempo, adeguare le sue normative per rendere sempre più trasparenti e tracciabili le transazioni. Comunque, tra la promulgazione di una direttiva e la sua implementazione passano anni. Gli emittenti di criptovalute dovranno rendere identificabili e tracciabili gli esecutori delle transazioni.

Altri Stati hanno sviluppato proprie valute basate su sistemi analoghi a blockchain, esiste ad esempio lo yuan digitale cinese. Peraltro, la Cina ha vietato completamente le transazioni in criptovalute anche in considerazione del consumo di energia.

Ma chi emette la moneta? Nel caso di Bitcoin esiste la cosiddetta metodica del mining (letteralmente estrazione). I gestori dei server che effettuano i calcoli ottengono anche un compenso in Bitcoin e quindi il sistema crea per loro nuova moneta. Esiste comunque un tetto alla creazione di nuovi Bitcoin che quindi ad un certo momento dovrà cessare.

Che dire? Al momento gli aspetti negativi superano di gran lunga quelli positivi. Il futuro ci dirà quale sarà l’evoluzione. Certamente ci sarà una selezione naturale che farà sparire molte delle criptovalute in circolazione (e anche molti incauti investitori…). È possibile che le criptovalute restino uno strumento speculativo di nicchia e anche un aiuto per transazioni più o meno illecite. Di certo anche le autorità monetarie, almeno nei Paesi con sistemi finanziari più evoluti e trasparenti, si doteranno di normative atte a regolarne l’uso. È anche possibile che dopo una lunga fase di decantazione, emergano una o poche criptovalute, basate su una forte regolamentazione condivisa a livello internazionale, credibili perché accettate da milioni di persone e sorvegliate dalle autorità di vigilanza.

Il tempo ci dirà come andranno le cose. Per il momento il consiglio è di starne alla larga…

on 08 Febbraio, 2023

Mag2 Finance

Via Angera 3, 20125 Milano
tel. 02 6696355
cell. 329 6527363
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - web: www.mag2.it
Facebook: CooperativaMAG2
Instagram: cooperativamag2
You Tube: Mag2 Finance
pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Banca Popolare Etica IBAN:
IT50V0501801600000010000230

Codice Fiscale, Partita Iva e Numero di iscrizione
Registro Imprese di Milano: 06739160155
REA CCIAA MI 1128083 UIC 15563
Iscrizione ALBO COOP.M.P. n. A140292
Elenco ex art. 111 TUB matricola 7
codice meccanografico 31339

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter compilando il form


Salva
Cookies user prefences
Utilizziamo i cookie per assicurarti di ottenere la migliore esperienza sul nostro sito web. Se rifiuti l'uso dei cookie, questo sito potrebbe non funzionare come previsto.
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Approfondisci
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Google Analytics
Acccetta
Rifiuta
Unknown
Unknown
Acccetta
Rifiuta