Una cooperativa di finanza etica come la nostra non opera come una normale azienda, ma pone la vocazione sociale e l’impianto valoriale anche alla base della propria organizzazione interna, a cominciare dal suo organo decisionale, il Consiglio di Amministrazione (CdA). Trattandosi di una struttura autogestita, non ha relazioni strettamente gerarchiche e una divisione netta tra figure operative e direttive. Una situazione più democratica, ma pure più complessa da gestire rispetto a quelle in cui qualcuno prende decisioni e determina ruoli e responsabilità.
Con l’autogestione occorre condividere come stabilire le responsabilità che ognuno si assume e come valutare i risultati attesi, ed è necessario confrontarsi costantemente sulla direzione da intraprendere e sulle attività da svolgere. Queste sono soltanto alcune delle ragioni per le quali i membri del CdA, dal Presidente ai consiglieri vecchi e nuovi, dovrebbero avere, oltre alle competenze professionali specifiche, delle conoscenze e delle caratteristiche attitudinali adatte per operare nella logica del consenso. Di tutto questo, e di altro ancora, parlerà Francesco Fantuzzi, consigliere di MAG6 Reggio Emilia e caro amico di MAG2, durante il laboratorio formativo che si terrà a giugno.