Riceviamo e rilanciamo volentieri l’iniziativa promossa dal nostro socio Catena in Movimento con il quale abbiamo in corso il progetto “L’Alta Finanza si Scatena” (qui la presentazione) e la relativa la raccolta fondi su Produzione dal Basso (qui per donare). Di seguito il comunicato della cooperativa sartoriale dell’evento BollateIN del 21 settembre con tutti i dettagli dell’iniziativa e per partecipare. Ricordiamo che c’è tempo fino al 18 settembre per iscriversi.
Il carcere di Bollate apre le sue porte alla cittadinanza per mostrare l’artigianato e l’impegno umano dei detenuti
L’organizzazione sociale Catena in Movimento, in collaborazione con la II Casa di Reclusione di Milano-Bollate e con il Patrocinio del Ministero della Giustizia, della Città Metropolitana, del Comune di Milano, oltre al sostegno istituzionale del D.A.P. e del Garante delle persone private della libertà personale del Comune di Milano presenta sabato 21 settembre 2024, la Mostra Mercato BollateIN.
L'evento ha l'obiettivo di promuovere l'inclusione sociale e lavorativa dei detenuti, avvicinando la
cittadinanza alla realtà carceraria attraverso il lavoro artigianale. Oltre 30 detenuti, impegnati da mesi nella preparazione, esporranno i loro manufatti artigianali realizzati nei laboratori del carcere con il coordinamento di Catena in Movimento. Tra gli articoli in mostra ci saranno prodotti di sartoria, falegnameria, accessori di bigiotteria, borse, zaini e portacarte in pelle. Alcuni di questi
oggetti sono stati pre-lavorati nel laboratorio di Catena in Movimento a Trezzano sul Naviglio da alcuni detenuti in articolo 21 O.P. già assunti, per poi essere assemblati e rifiniti all’interno del carcere.
BollateIN si propone di abbattere i muri che separano la cittadinanza civile dalla popolazione detenuta, offrendo un'occasione per conoscere da vicino le storie di coloro che stanno scontando una pena attraverso un percorso di rieducazione. La mostra mercato non solo esporrà i manufatti realizzati, ma fungerà anche da ponte per promuovere il riscatto personale, grazie al lavoro e all’impegno dell’istituzione carceraria e dei suoi funzionari e con la collaborazione dell’Amministrazione Penitenziaria e la Direzione, rappresentata dal Dr. Giorgio Leggieri e della Dr.ssa Simona Gallo, Funzionario Giuridico Pedagogico.
L'evento permetterà al pubblico di avvicinarsi al mondo del carcere, offrendo ai detenuti l'opportunità di mostrare le loro abilità in vari campi: dall'artigianato alla gastronomia (pasticceria) fino alle espressioni artistiche del laboratorio Artemisia e alle performance musicali del gruppo Behind Team del 7° reparto.
La partecipazione è aperta al pubblico esterno previa iscrizione sul sito www.catenainmovimento.com a partire dal primo settembre. La partecipazione sarà a numero chiuso. Il ricavato delle vendite dei manufatti sarà utilizzato per creare nuovi posti di lavoro per i detenuti e per l’acquisto di beni di uso comune all’interno del carcere.
Catena in Movimento, con il suo impegno per promuovere l’inclusione lavorativa, ricorda che il carcere sta affrontando una grave situazione di emergenza sociale. Per risolverla è necessario l’impegno di tutti: il carcere non è solo una responsabilità dello Stato e delle istituzioni.
Catena in Movimento, come molte altre realtà che collaborano con il sistema carcerario, si impegna a creare opportunità di lavoro al di fuori delle mura carcerarie. Il lavoro, infatti, è essenziale per il reinserimento sociale dei detenuti e per la prevenzione della recidiva. Dal 2018, anno in cui è stata presentata la prima mostra-mercato nel carcere di Bollate, circa 300 detenuti hanno partecipato ai nostri progetti. Fortunatamente, la maggior parte di loro ha completato il percorso detentivo senza recidive.
Il nostro progetto è nato come un'iniziativa di volontariato, con l'obiettivo di creare una rete di relazioni tra i detenuti, basata sul principio giuridico della riparazione sociale del danno attraverso azioni concrete. Questo modello ha permesso ai partecipanti di prendere coscienza del loro impegno e del valore delle proprie azioni. I legami formatisi tra i detenuti si sono rivelati solidi, e molti di loro continuano a mantenere i contatti con noi, condividendo i successi del loro reinserimento nella società.