Cos’è la facilitazione? Un quesito basilare per un laboratorio intitolato “Facilitare la condivisione”, ma da solo capace di evidenziare la moltitudine di visioni che affiorano all’interno di un gruppo. Pensieri differenti “naturali” all’interno delle organizzazione collettive che possono a portare a contrasti, anche accessi. Viceversa, se valorizzati, i conflitti possono contribuire alla comprensione reciproca e ad armonizzare le dinamiche di gruppo per arrivare a deliberare soluzioni condivise. Un percorso auspicato nell’incontro del 26 ottobre, l’ultimo dei cinque appuntamenti della formazione della Sostenibilità Condivisa proposta per il 2024 da MAG2.
A condurre i partecipanti verso la conoscenza dei segreti della facilitazione sono state Elena Hogan e Marta Scalvi, facilitatrici di MAG6 formate nella scuola di FacilitArte Toscana. Una conduzione effettuata alternando momenti teorici ad altri esperienziali e accompagnando i presenti nel cambio di paradigma necessario per allenare la mente a passare dall’individualismo competitivo alla cooperazione collettiva, requisito fondamentale per l’agire all’interno dei gruppi. Un laboratorio ritmato capace di svelare in 3 ore 12 strumenti per la facilitazione, come il co-ascolto e il bastone della parola, e di affrontare i quattro spazi della facilitazione: “Presa di decisione e Governance”, “Indagine collettiva”, “Coesione e Celebrazione” e “Gestione emozionale e Trasformazione dei conflitti”.
Un’esplorazione dei diversi spazi che le organizzazioni dovrebbero esperire per originare rapporti interni equilibrati e fruttuosi rilevatasi molto utile. Dal confronto sono emerse le differenti visioni dei partecipanti, punto di partenza per un dialogo costruttivo tra i rappresentanti delle organizzazioni e per creare un’atmosfera serena e proficua per prendere decisioni condivise. Il tutto in un’atmosfera empatica, scandita anche da una pausa caffè e un pranzo condivisi, che hanno reso “leggera” l’acquisizione di metodi e strumenti efficaci per una presa di consapevolezza delle relazioni di gruppo e dell’agire al loro interno in modo da rendere più efficiente e gradevole il vivere collettivo.