È partito da un excursus storico l’intervento del Presidente Sebastiano Aleo al seminario online di CO-energia del 21 novembre sul tema “Dalla solidarietà al mutualismo e ritorno”, che ha visto la partecipazione di molti soggetti fra cittadini e membri di gruppi attivi nel vasto mondo del terzo settore. MAG2 infatti, come il nome suggerisce, è la seconda fra le MAG a nascere in Italia ed è partita col supporto alle realtà collettive, all’epoca soprattutto Coop Sociali, che non avevano accesso al credito, in genere perché poco patrimonializzate.
La nostra Cooperativa è così diventata luogo di incontro tra queste realtà e chi aveva voglia di sperimentare l’autogestione delle risorse economiche, selezionando secondo criteri eco-solidali i destinatari dei finanziamenti e poi monitorandone l’esecuzione. Naturalmente non tutti i progetti andavano a buon fine: molti nel migliore dei casi avevano necessità di revisione del piano di rientro, altri non riuscivano a rientrare del tutto. Accanto all’attività di finanza etica, si è sviluppata anche la formazione nel merito, con la sperimentazione dei Bilanci familiari, pensati per rivedere il rapporto col denaro e la relativa scala di valori che attribuiamo ad esso, piuttosto che alle relazioni, per valutare il cosiddetto benessere. Col tempo poi è partito anche il microcredito alle persone fisiche, attuato attraverso convenzioni con enti terzi, tipo assessorati ai servizi sociali dei Comuni, oppure realtà private che volevano offrire questo servizio ai propri associati.
Nel 2010 le MAG sentono il bisogno di affermare dei principi cardine del loro mondo redigendo assieme il “Manifesto della Finanza Etica e Solidale” una prima volta: qui vengono sanciti i valori fondanti, quali l’accesso al credito senza discriminazioni di nessun tipo, i prestiti solo per quelle attività economiche che non ostacolano lo sviluppo umano e non contribuiscono a violare i diritti fondamentali della persona, le garanzie personali e non patrimoniali, il pari valore di istruttoria economica ed etico-sociale, la trasparenza nella determinazione dei tassi e nella partecipazione alle sedi decisionali, la mutualità prevalente, da noi attuata non solo nella relazione biunivoca socio-cooperativa, ma anche tra i soci fra loro.
La MAG infatti è caratterizzata da una struttura economica basata su “copertura costi”, senza scopo di lucro, e questi costi sono solo quelli necessari, ovvero ufficio, servizi, utenze, qualche dipendente…i costi vengono “coperti” fondamentalmente da parte degli utilizzatori dei servizi con il tasso d’interesse per i finanziamenti, o con il pagamento dei formatori per le attività di laboratori e consulenze. Questo equilibrio a un certo punto è andato parzialmente in crisi, per ragioni anche esterne alla nostra attività, dovute alla minore attitudine al rischio imprenditoriale di sviluppo progetti, alla minore attenzione alle tematiche del mondo dell’economia equosolidale o alla minore volontà di utilizzare risorse e competenze interne. Influenze negative sono arrivate pure dall’invecchiamento delle persone interessate e, conseguentemente delle loro organizzazioni, e dalle modalità di comunicazione in parte non più attuali.
La sperimentazione della “Sostenibilità Condivisa” è stata per MAG2, nel corso del 2024, proprio una delle risposte a questa crisi interna. Essa afferma che non sono solo gli utilizzatori dei servizi finanziamento o formazione a doversi fare carico dell’impegno economico dei costi della cooperativa, ma tutte le socie e tutti i soci che riconoscono un valore sociale all’esistenza della cooperativa come strumento utile di finanza alternativa e, in particolare, tutti i soci che riconoscono un valore nell’esperienza di mutua autogestione che la cooperativa consente loro di sperimentare (principio inserito anche nell’ultima revisione di Statuto). In tale contesto tutti gli attori della rete di un progetto devono farsi carico della sostenibilità di tutti gli altri, anche con forme di scambio non strettamente economiche, in un’ottica di “chi più può dare, più dà, chi meno può, meno dà”. Un logica adottata per partecipare ai 5 laboratori del percorso formativo Economie di Comunità realizzato nel corso del 2024.
La sostenibilità condivisa può essere applicata anche ai finanziamenti, laddove le realtà siano in un rapporto di reciprocità effettiva e di profonda conoscenza con la cooperativa, per arrivare ad ipotizzare perfino un tasso zero che venga in qualche modo compensato da nuove adesioni, attività congiunte, raccolte fondi, scambi di competenze e così via.