Non solo finanziamenti, consulenze o laboratori. Il desiderio di MAG2 è di partecipare in modo attivo al sostegno delle realtà virtuose con il quale sentiamo particolare affinità. Una di queste è di certo Catena in Movimento, cooperativa nata all’interno del carcere di Bollate (MI) per fornire una possibilità di riscatto a detenuti ed ex detenuti offrendo loro opportunità lavorative. Un intento lodevole non solo per le persone carcerate, ma per l’intera società, poiché il tasso di recidiva di chi ha contratti di lavoro è di appena il 2%, contro quello medio del 68,7% (dato CNEL, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro). Di fatto creare occupazione riduce la criminalità e i costi detentivi a carico della collettività e rafforza l’economia. Lo sanno bene i responsabili di Catena che dal 2017 hanno avviato un percorso di orientamento professionale all’interno del carcere di Bollate, dove hanno aperto pure un laboratorio di sartoria. Un’iniziativa ora allargatasi con la creazione di un altro laboratorio presso RiMaflow, la fabbrica recuperata a Trezzano Sul Naviglio (MI), amica di MAG2 e tanto preziosa per la ricollocazione occupazionale dei lavoratori licenziati dallo stabilimento anni fa. Una realtà per altro portatrice di valori in linea con l’economia solidale come le altre aderenti al Consorzio “Almeno 331” che gestiscono il sito produttivo di via Pietro Verri 15, Catena in Movimento inclusa.

Un rete per abbattere i muri

Ad averci sedotto di Catena in Movimento, però, è molto altro. È la visione, per lo più emanata dal suo fondatore Cristian Loor Loor, che va oltre il supporto dei detenuti. L’impegno per favorire il reinserimento sociale attraverso la creazione di spazi di lavoro pensati per l’inclusione, l’integrazione e l’uguaglianza è esteso a tutte le persone in difficoltà socio economica. Non a caso oggi il laboratorio ospita 10 impiegati, incluse due profughe ucraine, una donna “in stato di protezione speciale” originaria dal Bangladesh e tre persone impegnate “come lavori socialmente utile” inviate dal Tribunale di Giustizia di Milano. Non solo. I responsabili e fondatori di Catena, gli ex detenuti Domenico D.M. e Loor Loor, insieme al Presidente Javier Chonillo, seguono l’impronta del principio giuridico pedagogico della “Giustizia riparativa” trasmesso dal Funzionario Giuridico Pedagogico dottoressa Simona Gallo. Un principio perseguito dal 2017 con numerose attività solidali già dall’interno del carcere di Bollate al quale hanno partecipato oltre 100 detenuti organizzando svariate iniziative, come il Mercatino di Primavera a Bollate nel 2018, la Mostra d’arte “Leonardo prigioniero del volo” nel 2019 per il 500° anniversario dello scienziato e artista toscano o la più recente “Aggiungi un posto a tavola” che ha consentito a 5 detenuti di passare la Pasqua 2023 presso altrettante famiglie. Attività, quest’ultima, che ha ricevuto pure la lettera di riconoscimento al valore morale e spirituale da parte del Vaticano. Iniziative al quali si sono affiancate quelle pensate a favore di persone che “possano avere un bisogno diverso del loro” nel quale detenuti ed ex detenuti hanno investito le loro risorse economiche e umane. Ne è un esempio il progetto “Abbattiamo l’indifferenza”, quando decisero di donare il compenso per la produzione di mascherine per dare cibo di prima necessità a 40 famiglie di una comunità milanese. E così, le iniziative per i senzatetto o la produzione di oggetti artigianali creati dai detenuti e venduti per raccogliere fondi da destinare ad altre associazioni, come Doppia Difesa, l’Altra metà del cielo e Casa Archè. Nella filosofia di Catena c’è anche l’ambizione di creare una rete virtuosa capace di abbattere i muri sociali, ideologici e culturali della discriminazione e di promuovere il cambiamento verso una società più giusta ed equa. Una rete al quale siamo orgogliosi di prendere parte e rafforzare con l’attuale progetto.

Una linea di prodotti MAG2

L’idea è di creare una linea di prodotti MAG2 da fare realizzare a Catena in Movimento con molteplici finalità. La prima è stabilizzare le persone presenti nei laboratori presso la sartoria nella sede di RiMaflow e nei laboratori all’interno del Carcere di Bollate seguiti da Catena in movimento. La seconda è di riuscire a raccogliere risorse al fine di formare nuove persone in disagio sociale (anche in settori diversi dalla sartoria per fornire opportunità di riscatto anche a coloro che non hanno la manualità necessarie per la lavorazione dei tessuti) da inserire nel mondo del lavoro.

Il terzo è destinare parte del ricavato delle vendite per investire nello sviluppo dell’attività con l’acquisto di macchinari e per finanziare i progetti sociali di Catena in Movimento. Ultimo, ma non meno importante, è di destinare parte delle entrate alla nostra Cooperativa per creare un fondo per finanziare altri progetti di valore sociale e ambientale.

Una vignetta per liberare le catene

Per dare il via all’iniziativa abbiamo deciso di erogare un finanziamento a fondo perduto per l’avvio di una piccola produzione iniziale per partecipare alle fiere estive e per vendere ai soci e simpatizzanti, ma pure destinare al Consorzio Viale dei Mille di Milano, specializzato in economia carceraria. A settembre seguirà una raccolta fondi per rifinanziare la produzione dei due prodotti della linea di MAG2 Finance creati con la preziosa collaborazione di Gianlorenzo Ingrami, in arte Gianlo. Il noto vignettista, che collabora con la Rai e diversi quotidiani e periodici, ha realizzato tre disegni per noi, uno dei quali sarà scelto tramite un sondaggio sui social (facebook e instagram, si può votare fino al 13 luglio) e tra i nostri soci.

Una T-Shirt e un shopper

Il primo dei due prodotti è una T-Shirt a maniche corte realizzata con cotone 100% biologico in colore bianco, per evitare l’uso di sostanze tossiche per la tinteggiatura. Il materiale è fornito dalla Eusebio, che opera in Costa d'Avorio con pratiche di coltivazione rispettose per l’ambiente e attuate in partnership con cooperative africane, al fine di sostenere i coltivatori e le comunità locali con progetti dedicati al benessere delle persone e dell’economia locale. Il secondo è la borsa shopper classica quadrata (45x45 cm) realizzata in cotone greggio (tessuto naturale non lavorato, non raffinato, non purificato e privo di sostanze coloranti tossiche) made in Italy con manici in nylon e accessori: tasca interna, porta borraccia e portachiavi.