“La finanza rende felici”. È l’incipit de “Il coraggio di contare”, il saggio di Natascha Lusenti, socia di BPE, che racconta “storie di donne, finanza ed etica nell’Italia contemporanea”. Un abbinamento insolito, ma meno utopico di quanto si possa pensare, soprattutto se si definiscono i termini citati. E l’autrice inizia il libro proprio dalle visioni sulla felicità fornite da pensatori come Zygmunt Bauman o da Nobel per l’economia Angus Deaton, per concluderlo con un excursus sulla finanza etica.
Nel mezzo c’è il mondo femminile narrato attraverso l’esposizione di dati e di pensieri di psicologi, filosofi, economisti e altri intellettuali come Judith Butler, Claudia Goldin, Anna Bravo, Audre Lorde e Mark Fisher. A essere protagoniste, però, sono la miriade di racconti diretti, perché se il rapporto con i soldi è problematico per tutti, per le donne spesso è caratterizzato da ingiustizia e da violenza di genere, quella economica che non lascia segni evidenti, ma può essere devastante. Alla prima appartengono le retribuzioni medie inferiori rispetto agli uomini a parità di mansione, la minore presenza nella vita lavorativa e nei ruoli di vertice, il massiccio ricorso al part-time, l’affido della cura dei figli e del lavoro domestico e a molte altre iniquità che ne minano l’indipendenza economica. Poi c’è una cultura diffusa secondo la quale i soldi debbano essere gestiti dagli uomini perché le donne sarebbero “inadatte” a un’amministrazione oculata. Un luogo comune che favorisce la dipendenza delle donne dal compagno o dalla famiglia di origine. Non è un caso che molte italiane (il 37%) non abbiano un conto corrente proprio e non siano libere di effettuare scelte economiche, fattori che le espongono ai già citati fenomeni di violenza economica.
A fare emergere con chiarezza i diversi rapporti tra il mondo femminile e il denaro sono le narrazioni di studentesse, imprenditrici, lavoratrici del terzo settore, psicologhe ed economiste con storie ed esperienze differenti. Un racconto collettivo capace di fare emergere le fatiche, gli impegni che le donne hanno dovuto affrontare con tenacia per raggiungere l’indipendenza economica e per avere un rapporto armonico con il denaro. Un traguardo a volte ancora pieno di ostacoli, altre volte conquistato anche grazie all’altra finanza, quella etica, sempre attenta a contrastare la violenza economica di genere.